Il protocollo MIDI ha sempre goduto, ingiustamente, di una pessima fama tra i puristi della musica. La critica comune si basa sulla convinzione che esso produca un suono robotico e artificiale (per es. quello delle basi musicali per il karaoke).
In realtà, il MIDI non suona affatto, ma descrive soltanto le informazioni sulla performance del musicista e le comunica da una macchina ad un’altra. Un semplice messaggio MIDI di 3 byte chiamato “Note On”, per esempio, istruisce il sintetizzatore o il campionatore sintonizzato sul canale con il quale si sta comunicando, riguardo alla nota suonata e alla velocità dell’attacco (volume della nota).
Dalla sua nascita, nel 1983, il protocollo MIDI non è mai stato modificato, ma oggi, grazie alla rapida crescita della capienza di memorie RAM e degli Hard Disk, può sfruttare al meglio le possibilità offerte dal campionamento.
In passato, i campionatori non erano in grado di riprodurre tutte le sfumature dell’esecuzione umana o i dettagli sonori dello strumento che dovevano simulare. Il pianoforte di un vecchio arranger Yamaha PRS 300 è rappresentato da 3 campioni, uno per le ottave basse, uno per quelle medie e un altro per quelle alte, spalmati su 61 tasti tramite pitch shifting (cambio di intonazione per mezzo di processing digitale). Il risultato dell’impiego di una tecnologia così primordiale consisteva nel suono meccanico e innaturale precedentemente menzionato.
Per rappresentare il suono di un singolo rullante, oggi, si è soliti registrare un centinaio di campioni o più, per riprodurre la dinamica dello strumento (dalle ghost notes ai colpi più forti), simulare l’uso della mano destra e della mano sinistra (round robin), disattivare la cordiera tramite il Keyswitching e così via. Alcune librerie offrono anche la possibilità di attivare e miscelare varie microfonazioni (per es. nel caso di un rullante, close miking, overhead e room mics).
Con un tale livello di realismo, non è difficile ingannare l’orecchio, facendo credere a chi ascolta di aver registrato un batterista in carne ed ossa. D’altra parte, non è forse quello che avviene prima che ogni singolo colpo venga immagazzinato e mappato per essere riprodotto da un campionatore?
SCOGNO ANGELO - P.IVA 02147020693 | Sito realizzato da Sabianlab